sabato 28 novembre 2009

Il punto della situazione


Tutto tace?
Il DM per sbloccare l'ultima tranche di posti da ricercatore TIND straordinari che il Ministro aveva annunciato, ad oltre due settimane di distanza, non s'e' visto. 
Non c'e' traccia di un emendamento che rinnovi le regole ex legge 1/2009 per la formazione delle commissioni dei concorsi (scadono il 31/12). 
A rilento, il Senato approva due emendamenti al ddl sui lavori usuranti, che aboliscono i limiti alle pubblicazioni presentabili ai concorsi per ricercatore TIND (bene), e impongono che se ne debba parlare nel colloquio (male).
Il DDL di riforma arriva solo ieri al Senato (a un mese dalla presentazione in consiglio dei ministri).
Intanto il 2 dicembre sono indette manifestazioni nelle Universita', e l'11 uno sciopero generale della CGIL.

lunedì 16 novembre 2009

I ricercatori si appellano al Presidente Napolitano


Al Presidente della Repubblica Italiana, On. Giorgio Napolitano
e, p.c.,
Al Presidente del Senato della Repubblica, Sen. Renato Schifani
Al Presidente della Camera dei Deputati, On. Gianfranco Fini
Al Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Silvio Berlusconi
Al Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, On. Maristella Gelmini
Al Ministro dell'Economia e delle Finanze, On. Giulio Tremonti
Al Presidente della VII Commissione del Senato, Sen. Guido Possa
Al Presidente della VII Commissione della Camera, On. Valentina Aprea
A tutti i gruppi parlamentari di Camera e Senato
16-11-2009
Illustre Presidente,
gli ultimi eventi accaduti al Senato, con il blocco dei fondi (già stanziati) a favore dei giovani ricercatori, ci spingono a scrivere a Lei che già in passato ha mostrato grande attenzione e sensibilità nei confronti della Ricerca.
L'Italia è ormai la cenerentola d'Europa per quanto riguarda gli investimenti in Università e Ricerca. Per questo ci appare ancor più inaccettabile quanto accaduto durante la discussione sulla legge Finanziaria in Senato. Il Governo Prodi aveva stanziato nella Finanziaria 2007 una dotazione di 140ml di euro in tre anni: 20ml per l'anno 2007, 40ml per il 2008 e 80ml per il 2009, finalizzati ad un reclutamento straordinario dei ricercatori a tempo indeterminato nelle nostre università. Entro la fine di ogni anno occorre un provvedimento tecnico per “sbloccare” tali fondi. Questo è accaduto, via decreto-legge, nel 2007 (Governo Prodi) e nel 2008 (Governo Berlusconi). Quest'anno è stata scelta la via di un emendamento in Finanziaria, presentato dal Presidente Possa e sostenuto da quasi tutti i gruppi parlamentari, sia di maggioranza che di opposizione. Tuttavia, contro ogni previsione, il rappresentante del Governo ha espresso parere contrario all'approvazione dell'emendamento, chiedendo che venisse trasformato in ordine del giorno, in quanto «vi sarebbero problemi di copertura finanziaria». Problemi che, ovviamente, non ci sono, così come non c'erano nel 2007 e nel 2008, e come del resto ha prontamente sottolineato nella sua replica il Sen. Possa.
Invece, dopo due “accantonamenti”, l'emendamento è stato ritirato e sottratto al voto del Parlamento, causando il congelamento degli 80ml di euro che, è bene ricordarlo, sono già stanziati e disponibili sul bilancio del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca.
Dopo un anno di blocco dei concorsi, questi fondi sono vitali per il corretto funzionamento di base del sistema, e costituiscono l'ultima chance per una generazione di giovani ricercatori prima dell'emigra-zione da un Paese incapace di valorizzare i propri talenti. Il blocco aggrava il quadro di riordino dell'Università anziché rendere la transizione sostenibile. Le dichiarazioni del Ministro Gelmini, peraltro, ci appaiono in contrasto rispetto a quanto è stato detto in Assemblea al Senato. Per questo Le chiediamo di intervenire per sensibilizzare tutte le istituzioni – Governo, Ministero dell'Università, Camera, Senato – affinché si tenti ogni possibile soluzione per sbloccare questi fondi. Per esempio, tramite un apposito decreto-legge, come è stato fatto lo scorso anno e due anni fa, oppure con un emendamento in Finanziaria alla Camera dei Deputati. A tale proposito, sono di questi giorni le dichiarazioni del Presidente Fini, il quale, definendo la fuga dei cervelli come «segno del decadimento nazionale», ha invitato a «investire sulla ricerca a partire da questa Finanziaria».
Signor Presidente, confidiamo sinceramente in un Suo appello volto a non infliggere un ulteriore colpo ai nostri ricercatori, nell'indifferenza generale.
Nel ringraziarLa dell'attenzione che vorrà concederci, Le porgiamo i nostri più rispettosi saluti.
APRI - Associazione dei Precari della Ricerca Italiani
AIR - Associazione Italiana per la Ricerca
Via-Academy - Italian Scientists and Scholars in UK

sabato 14 novembre 2009

Gelmini: «Nessun ulteriore taglio»


«Il Sen. Possa aveva presentato un emendamento per ripristinare un vecchio taglio»
Ci sono delle volte in cui non è facile interpretare le dichiarazioni dei politici. Tuttavia probabilmente questa del Ministro Gelmini, sulla bocciattura dell'emendamento del Sen. Possa sullo sblocco dei fondi Mussi 2009, è davvero di non facile comprensione:
«E' falso che nella Finanziaria di ieri siano stati tagliati ulteriori 80 milioni di euro per la ricerca. E' una notizia destituita di ogni fondamento: il presidente della commissione Cultura del Senato aveva presentato un emendamento per ripristinare un vecchio taglio che era contenuto nella precedente Finanziaria, quindi non c'è alcun taglio aggiuntivo».
Apprendiamo quindi dal Ministro Gelmini che l'emendamento del Presidente Possa, e condiviso da PDL, Lega, UDC, PD, era teso a «ripristinare un vecchio taglio»! Ma non era invece teso a sbloccare gli 80ml stanziati dal Governo Prodi per il reclutamento dei ricercatori? E allora per quale motivo, durante la kafkiana seduta al Senato, il vice-ministro all'Economia Vegas (PDL) ha dato parere contrario dicendo che non vi sarebbe copertura finanziaria? ... può esistere una "copertura finanziaria" per ... un (vecchio) taglio?
Per quale motivo, inoltre, il Sottosegretario Pizza avrebbe parlato di «un incidente di percorso» e di «una situazione che crea imbarazzo»?

venerdì 13 novembre 2009

giovedì 12 novembre 2009

Governo contrario allo sblocco dei fondi per il reclutamento dei ricercatori


Si va verso la perdita dei fondi
Dal sito del Senato della Repubblica, la seduta kafkiana del 12/11/2009.
PRESIDENTE. Invito il relatore ed il rappresentante del Governo a pronunziarsi sull'emendamento 2.381 (testo 2).
SAIA, relatore. Invito i presentatori a trasformarlo in un ordine del giorno; altrimenti, esprimo parere contrario.
VEGAS, vice ministro dell'economia e delle finanze. Esprimo parere conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Senatore Possa, accoglie l'invito a trasformare il suo emendamento in un ordine del giorno?
POSSA (PdL). L'emendamento 2.381 (testo 2) tratta del recupero di circa 40 milioni di euro già stanziati a favore dei ricercatori, non vedo assolutamente perché sia stato espresso un parere contrario. Ripeto che non c'è bisogno di copertura, vi è solamente da ricalibrare, se lo si esamina attentamente - ed invito il Governo a farlo - le formalità di accesso a questo fondo che già c'è.
Altrimenti, non posso accettare assolutamente l'invito a trasformarlo in ordine del giorno.
RUSCONI (PD). Io sono firmatario, non certamente il primo, dell'emendamento 2.381 (Testo 2): il senatore Possa ha poc'anzi evidenziato che non vi sono aggravi di spesa; abbiamo compiuto un lungo lavoro per l'incentivo dei ricercatori, che è stato approvato all'unanimità dalla 7a Commissione permanente. Spero, pertanto, che tale proposta emendativa venga posta in votazione ed approvata perché è estremamente importante e rappresenterebbe un segnale serio bipartisan per l'università italiana. (Applausi dal Gruppo PD).
D'ALIA (UDC-SVP-Aut). Signor Presidente, vorrei chiedere al senatore Possa di essere autorizzato ad apporre la mia firma all'emendamento 2.381 (testo 2). Credo infatti che, per quanto il Governo e la maggioranza abbiano fretta di liquidare questa finanziaria per liberare il calendario del Senato per altri provvedimenti importanti, su alcune questioni di merito serie, come quella posta dal senatore Possa e da tanti altri colleghi di maggioranza e di opposizione, sarebbe il minimo indispensabile fare una breve riflessione sull'utilità delle proposte per evitare che nelle prossime settimane il clima dell'Assemblea diventi insopportabile. Infatti, signor Presidente, non è possibile che su ogni questione, anche quelle fondate e peraltro quelle identiche ad altre presentate dalla maggioranza, si esprima un voto contrario sbrigativamente, con aria di sufficienza e con grande approssimazione. (Applausi dai Gruppi Udc-Svp-Aut, IdV e PD).
LONGO (PdL). Signor Presidente, con il consenso del primo firmatario, senatore Possa, chiedo di poter aggiungere la mia firma all'emendamento 2.381 (testo 2).
LEGNINI (PD). Signor Presidente, chiedo di poter aggiungere la firma di tutti i senatori del Partito Democratico all'emendamento 2.381 (testo 2).
VEGAS, vice ministro dell'economia e delle finanze. Domando di parlare. (Brusìo).
PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, ascoltiamo il rappresentante del Governo. Vorrei essere messo nelle condizioni, almeno io, di ascoltare il vice ministro Vegas.
Vice ministro Vegas, ha facoltà di parlare.
VEGAS, vice ministro dell'economia e delle finanze. Signor Presidente, mi permetto di reiterare l'invito al senatore Possa a ritirare l'emendamento 2.381 (testo 2), che potrà essere meglio valutato nel provvedimento sull'università, nel quale credo possa essere esaminato dal Senato in modo molto più approfondito di quanto non avvenga in questo caso. (Brusìo. Richiami del Presidente).
Signor Presidente, vorrei riuscire a parlare. Altrimenti, non vi sono problemi e non parlo!
PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, non si può continuare in questo modo.
VEGAS, vice ministro dell'economia e delle finanze. Ciò riguarda la questione dei ricercatori, tenendo conto anche della struttura dell'emendamento, il quale francamente porrebbe qualche problema perché si basa su risorse del 2009 che verrebbero possibilmente utilizzate nel 2010; quindi, vi sarebbe uno slittamento della copertura di un anno.
Tra l'altro, la proposta emendativa non chiarisce neanche i profili quantitativi e, dunque, non sappiamo quanti sono i ricercatori interessati. Ritengo, pertanto, che sarebbe opportuno avere un minimo di prudenza anche per una definizione quantitativa. In ogni caso, è necessario prevedere in qualche modo una copertura. Capisco che la 5a Commissione, nella sua enorme bontà, non si è soffermata su questo tema, ma esiste un problema di copertura perché - ripeto - vi è uno slittamento.
Mi permetto, dunque, di insistere affinché il senatore Possa trasformi eventualmente tale emendamento in un ordine del giorno e si riservi di rivolgere la questione alla sede opportuna, che non è questa, tenendo conto che - come dicevo -esistono problemi di copertura, forse non banali.
PRESIDENTE. Senatore Possa, lei è il titolare dell'emendamento: il rappresentante del Governo ha rivolto un invito a trasformarlo in ordine del giorno.
POSSA (PdL). Signor Presidente, non mi sento di poter accogliere l'invito al ritiro di questo emendamento di cui sono profondamente convinto.
Vorrei aggiungere che i soldi di cui si parla nell'emendamento sono a decorrere dal 2009, non sono del 2009, e quindi sicuramente utilizzabili nel 2010 per far fronte alle esigenze di sviluppo del sistema della ricerca italiana. Poiché questi soldi ci sono e sono stati già stanziati, ma per una serie di tecnicalità di cui non vi voglio tediare si è nell'impossibilità attuale di utilizzarli, sono convinto che approvando l'emendamento non rechiamo alcun danno all'erario essendovi la piena copertura. (Applausi dal Gruppo PD. Brusio).
VEGAS, vice ministro dell'economia e delle finanze. Signor Presidente, considerato che su questo emendamento esistono problemi da valutare e considerato che ormai ci stiamo avvicinando al termine della seduta, chiederei alla Presidenza di sospendere i lavori. (Proteste dai Gruppi PD e UDC-SVP-Aut).
PRESIDENTE. Colleghi, la seduta non si sospende, ma vorrei riportare ordine nella conduzione dei nostri lavori. Il calendario prevede che la seduta si concluda alle 20,30 e noi, salvo diversa decisione unanime dell'intera Assemblea, non concluderemo prima. Mi spiace dover dire al Governo che la Presidenza non riscontra elementi che possano consentirle di procedere ad una interruzione dei lavori non essendovi obiettivi impedimenti di carattere procedurale.
SAIA, relatore. Signor Presidente, a questo punto chiedo l'accantonamento dell'emendamento 2.381 (testo 2). (Proteste dai Gruppi PD e UDC-SVP-Aut).
PRESIDENTE. Chiedo al Governo se concorda sull'accantonamento.
VEGAS, vice ministro dell'economia e delle finanze. Sì, signor Presidente.
PRESIDENTE. Allora, lo accantoniamo.
POSSA (PdL). Signor Presidente, le considerazioni che mi sono state fatte presenti mi inducono a ritirare l'emendamento. (Proteste dai Gruppi PD e UDC-SVP-Aut).
LEGNINI (PD). Signor Presidente, nel prendere atto di questa immotivata retromarcia del senatore Possa, faccio rilevare che a questo punto l'emendamento non può essere ritirato perché sottoscritto da più di 150 senatori.
PRESIDENTE. Senatore Legnini, lo vuole fare proprio?
LEGNINI (PD). È stato già fatto proprio e quindi l'emendamento va votato.
PRESIDENTE. È stata avanzata una richiesta di accantonamento.
LEGNINI (PD). Ci opponiamo all'accantonamento perché questo non è un modo corretto di procedere. Siamo in fase di esame degli emendamenti accantonati e quindi fare l'accantonamento dell'accantonamento è una nuova prassi finora sconosciuta.
PRESIDENTE. Senatore Legnini, poc'anzi ne abbiamo accantonato un altro e non vi è stato alcun problema. Sono stato contrario alla sospensione dei lavori, ma sull'accantonamento non mi sento di essere contrario perché l'abbiamo già fatto poc'anzi per un altro emendamento.
Senatore Legnini, accoglierei l'accantonamento perché comunque prima o poi l'emendamento verrà votato, se non ora domattina. Non vedo grandi differenze.
ASCIUTTI (PdL). In qualità di secondo firmatario dell'emendamento, sono d'accordo anche io per l'accantonamento.
PRESIDENTE. Accantoniamo quindi l'emendamento 2.381 (testo 2), che poi voteremo. L'accantonamento non significa infatti che l'emendamento non verrà votato.

PROCACCI (PD). Signor Presidente, vorrei capire se noi dobbiamo prendere in considerazione la volontà del Governo o la dichiarazione che il primo firmatario dell'emendamento...
PRESIDENTE. Senatore Procacci, scusi se la interrompo. Il primo firmatario ha ritirato l'emendamento, che poi è stato fatto proprio da altri. Pertanto l'emendamento vive. Vi è una richiesta di accantonamento da parte del relatore e del rappresentante del Governo che, se volessero dare parere contrario ipso iure, non la avanzerebbero. Io vedo la richiesta di accantonamento come un atteggiamento non preclusivo, perché, ove così fosse, il relatore e il rappresentante del Governo darebbero subito parere contrario e l'emendamento si voterebbe.
Questa è l'interpretazione della Presidenza. Ripeto che non vedo l'accantonamento dell'emendamento come una bocciatura, perché altrimenti lo si voterebbe.

mercoledì 4 novembre 2009

FIRB: si infittisce il mistero dei fondi per giovani ricercatori.

Dopo 11 settimane dalla supposta deadline per le valutazioni, dopo numerosi articoli di giornale, una interrogazione parlamentare, una petizione che in pochi giorni ha raccolto le firme di oltre mille ricercatori, il sito futuroinricerca.miur.it è stato aggiornato!

In data 3 novembre 2009, è apparso un comunicato che riporta più o meno i dati che già conosciamo, e — cosa più importante — comunica la nuova scadenza del 31 dicembre.

E' interessante notare che nessuno si è preso la responsabilità di firmare il comunicato, e non è neppure su carta intestata del MIUR (si può considerare "ufficiale" un comunicato del genere?)

Altra nota interessante è la data di creazione del documento. Selezionando il file e cliccando con il tasto destro appare il menu contestuale, e scegliendo "Proprietà" compaiono due voci: Generale e PDF. In "Generale" è riportata la data in cui avete salvato il file nel vostro computer. In PDF potete leggere invece la data in cui il documento è stato creato: il giorno sabato 11 aprile 2009!

Figura 1: Check e doublecheck con il file delle FAQ.

Il MIUR ad aprile già sapeva che la valutazione si sarebbe conclusa a fine anno? Mah?! Questo è probabilmente uno dei misteri imprescrutabili dell'Universo.

Di passaggio, riporto anche la risposta del MIUR sulla scelta dei revisori stranieri sulle fatidiche "apposite audizioni" previste nel bando.

D: Francesco Turini, della commissione Firb, in un articolo sul Messaggero diceva di aver inviato al Cineca a settembre un elenco di 60 nomi da cui estrarne 20 finali. Da questo ho dedotto che la commissione fosse di 20 persone.

R: Credo che l'articolo del Messaggero abbia creato, in perfetta buona fede, un pò di confusione. Io non so cosa abbia detto esattamente Franco Turini, ma in ogni caso la procedura di dettaglio ipotizzata nell'articolo è assolutamente irrealistica: 20 persone per quasi 4000 progetti!!! Posso comunque aggiungere che di quelle 60 persone (che comunque abbiamo interpellato, per verificare la loro disponibilità a valutare alcuni progetti) solo 4 si sono dichiarati effettivamente disponibili!!!

D: Dobbiamo aspettarci audizioni per tutti e 4000 i progetti?

Risposta: Nessuno ha mai pensato (nemmeno all'inizio, quando ritenevamo, sbagliando, che sarebbero arrivati un terzo dei progetti che poi sono stati presentati) di fare audizioni per tutti. L'ipotesi attualmente più accreditata è quella di audizioni riservate a coloro che nella fase di valutazione ex-ante avranno ricevuto il punteggio più alto, e poi via via scendere fino all'esaurimento delle risorse disponibili. Se riusciamo ad incrementare i fondi (difficile, ma ci proviamo) penso che le audizioni saranno riservate a 100-120 persone, non credo di più.

Riassumendo:

1) Tutti i revisori stranieri, tranne quattro, hanno rifiutato l'incarico.

2) Se non aumentano i fondi, i progetti finanziati saranno 60-70. Se aumentano i fondi alle audizioni andranno 100-120 persone. Se la matematica non mi inganna, vuol dire che praticamente alle audizioni andranno i vincitori dei fondi.

Ai lettori trarre le dovute conclusioni su come saranno assegnati i fondi.

Come si sul dire... Chi vuol esser lieto, sia: che del FIRB non c'è certezza.