martedì 22 dicembre 2009

Arriva Natale: è tempo di regali

Sotto Natale siamo tutti più buoni e anche il Ministero della ricerca si adegua. Niente di eclatante ovvero niente nuovi posti da ricercatore, risultati dei PRIN o dei FIRB nei tempi giusti, solo un po' di "ordinaria" amministrazione. Parliamo del "Programma giovani ricercatori" (http://www.miur.it/0006Menu_C/0012Docume/0015Atti_M/8123Progra.htm), una bella opportunità per chi lavora e vive all'estero e vuole non essere più un cervello in fuga. Tale programma riguarda il reclutamento di giovani ricercatori a tempo determinato e che risultino stabilmente impegnati all’estero da almeno un triennio in attività didattica e/o di ricerca.

Primo problema, il bando prevede tempi incredibilmente brevi: per fare domanda si hanno a disposizione solo 30 giorni dalla data del decreto (che è il 27 Novembre). Un mese - direte voi - non è proprio poco in fin dei conti. Il fatto è che la registrazione alla Corte dei Conti avviene solamente il 16 dicembre, e ciò significa che in effetti si avevano a disposizione solo 11 giorni per presentare tutta la documentazione. 11 giorni non sono pochissimi se sei veramente interessato, ma a complicare le cosa fino a stamattina il sito del progetto (http://cervelli.cineca.it) riportava l'avviso: In attesa della definizione delle nuove procedure del programma "progetto giovani ricercatori" la procedura attuale è momentaneamente sospesa. Inoltre, loggandosi presso il portale, al momento di accedere al "Programma Giovani Ricercatori" veniva dato un errore alquanto bizzarro: "ACCESSO NEGATO La sessione di lavoro è scaduta o non valida. È necessario autenticarsi di nuovo", cosa niente affatto vera: loggarsi di nuovo non risolve il problema. Premesso che l'errore sul portale del Cineca persiste tuttora, nel primo pomeriggio è avvenuto il miracolo di Natale. Si sono accorti dell'ovvio - 5 giorni per fare domanda forse sono proprio pochi - e hanno deciso di concedere ai "poveri" cervelli italiani all'estero un po' più di tempo e di posticipare la deadline al 29 gennaio. Inoltre nella loro magnificenza hanno deciso di aggiornare (finalmente) il sito web del progetto mettendo un po' di documentazione relativa a questo bando, che adesso (22 dicembre) appare così:


mentre la versione on-line fino a stamattina appariva così:


come testimoniato anche dalla cache di Google, visibile qui.

Lasciamo che sia il lettore trarre una morale da questa storia. A noi sembra, purtroppo, che al Ministero si stia lavorando male e con estrema superficialità. Qualche malizioso potrebbe addirittura affermare che la scelta di tempi così stretti fosse volontaria, con lo scopo di permettere solo a poche persone "bene informate" di presentare domanda, e che qualche protesta abbia spinto il Ministero ad un cambio di rotta. Noi che maliziosi non siamo, propendiamo per la spiegazione più semplice, che è la scarsa cura della gestione di un semplice bando (e non stiamo ancora parlando della valutazione delle domande). Con questa ennesima farsa si chiudono le cronache del 2009. Cosa ci riserverà l'anno nuovo?

Update del 25 dicembre. Il layout del sito è cambiato ancora. Ora appare così:



A parte la nuova grafica sgargiante, sembra avessero dimenticato una cosa fondamentale: l'intitolazione a Rita Levi-Montalcini (intitolazione di cui naturalmente, come per la scadenza posticipata, non c'è alcuna traccia nel bando ufficiale).

Buon Natale a tutti i ricercatori precari.

lunedì 21 dicembre 2009

Doccia fredda per i ricercatori: i posti Mussi 2009 si riducono a soli 696


"In una sintesi diffusa oggi, il Ministero dell’istruzione afferma che il complesso degli interventi contenuti nel decreto legge sull'Università permetterà di «assumere 4.000 nuovi ricercatori»" (11 Novembre 2008).
"Il Ministro ha quindi ricordato che all’interno del primo decreto legge varato sull’università sono stati creati già 4000 nuovi posti per ricercatori. «Bisogna rispondere alla crisi puntando sulla ricerca - ha osservato il ministro». «Dobbiamo cercare di svecchiare, favorendo il ricambio generazionale e l’ingresso di nuovi ricercatori, in modo che non siano costretti ad andare all’estero per poter lavorare»" (4 Aprile 2009).
«C'è bisogno di un ricambio generazionale, stiamo definendo una riforma del sistema universitario che va in questa direzione» (Maristella Gelmini,
24 Giugno 2009).
«Stiamo puntando ad una riforma dell’università, che punterà sul ricambio generazionale, sull’apertura ai giovani, sull’efficienza, sulla meritocrazia e su un utilizzo oculato delle risorse» (Maristella Gelmini,
29 Settembre 2009).
«Tra poche settimane, comunque entro il 2009, saranno trasferiti alle università [circa 60ml di euro] per consentire l'assunzione di migliaia di ricercatori. Una cifra importante che testimonia l'impegno del governo a favore dei giovani studiosi» (Maristella Gelmini, Giulio Tremonti, 15 Novembre 2009).
Questi sono gli annunci.
La realtà è il Decreto Ministeriale che ripartisce la terza tranche dei fondi Mussi, quella che doveva essere la più sostanziosa (40ml di euro). I posti, che dovevano essere 2100, si sono "ridotti" a soli 696, grazie ad una serie di cambiamenti "contabili" rispetto a quanto fatto negli anni precedenti. Trovate qui la tabella di ripartizione dei posti ateneo per ateneo.

mercoledì 16 dicembre 2009

I ricercatori dimezzati


In extremis arrivano i fondi Mussi 2009 ... ma solo 700. E la promessa della Gelmini dell'"assunzione di 4000 ricercatori"?
La notizia è stata anticipata sul blog di Flavia Amabile - Diritto di Cronaca (La Stampa) e rilanciato da La Repubblica (qui). La Corte dei Conti avrebbe appena registrato il Decreto Ministeriale di ripartizione della terza tranche dei fondi Mussi 2009. Ma .... ma il D.M. non prevede alcuna forma di cofinanziamento da parte delle università, cosicché i posti sono di fatto dimezzati...
Se è vero che cofinanziare 40ml di euro sarebbe stato molto difficile per molte università data la precarietà finanziaria in cui versano, mentre in questo modo ci si aspetta che bandiscano subito questi pochi posti, paghiamo i tagli del Governo, recuperati solo in maniera molto marginale dalla Finanziaria.
A tal proposito, segnaliamo l'iniziativa congiunta Apri-Via "Un miliardo per la ricerca", di alcuni giorni fa, per sensibilizzare tutto il sistema politico-legislativo italiano.
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COMUNICATO STAMPA
Associazione Precari della Ricerca Italiani
Doccia fredda per i giovani ricercatori
Dopo le proteste delle ultime settimane in seguito alla bocciatura in Senato dell'emendamento in Finanziaria per sbloccare gli 80ml di euro a favore del reclutamento straordinario di ricercatori, il MIUR ha provveduto oggi a distribuire con un Decreto Ministeriale i fondi alle Università. Ma leggendo tale decreto si rivela ben presto quella che è una vera e propria "doccia fredda" per i giovani ricercatori: i concorsi risultano più che dimezzati rispetto alle previsioni, a causa dell'assenza del cofinanziamento. L'APRI (Associazione Precari della Ricerca Italiani) denuncia la forte discrepranza tra i circa 900 posti previsti dal Decreto rispetto a quelli annunciati in più occasioni dal Ministro Gelmini, l'ultima volta nella lettera al Corriere della Sera del 15/11/2009 nella quale annunciava «l'assunzione di migliaia di ricercatori». «Chiediamo al Ministro Gelmini - dice il Presidente dell'APRI, Francesco Cerisoli - che fine hanno fatto i 4000 posti da ricercatore sbandierati da mesi nelle interviste e nei comunicati stampa. Se questo è il "ricambio generazionale" annunciato dal Ministro Gelmini, siamo di fronte ad un evidente fallimento della politica del Ministro».
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Segnaliamo anche questo articolo dell'Agenzia DIRE.
Aggiornamento importante
E' stato finalmente pubblicato il testo del Decreto Ministeriale sul sito del MIUR. Lo trovate qui. Per ora non vi è ancora la tabella di ripartizione delle risorse. Si conferma l'assenza del cofinanziamento e INOLTRE, a differenza di quanto lo stesso Ministero ha fatto l'anno scorso, è stato considerato il "costo medio" per ricercatore e quindi i posti dovrebbero essere molto inferiori rispetto alle più nere aspettative: 40ml/57446 = 696 posti!

domenica 6 dicembre 2009

Perche' non bandite?



Tre settimane fa invitammo i rettori dell Universita' che, pur avendo assegnati i "posti Mussi" del 2008, ancora non li avevano banditi, a fornirci delle spiegazioni. Per capire, diciamo cosi', cosa bollisse in pentola.
Il prof Bassi, Rettore dell'UniTN, ci ha cortesemente illustrato le ragioni della sua Universita', e ve ne diamo conto incollando di seguito, avendone ricevuto l'autrizzazione dal prof Bassi stesso, il carteggio intercorso. Buona lettura, e leggete nei commenti al post le precisazioni che l'ottimo Mino non manchera' di segnalare.

Gentile Dottor Cerisoli,

le confermo che l'Università di Trento non utilizzerà il cofinanziamento per ricercatori 2008 e non prevede di utilizzare neppure la quota 2009. Abbiamo infatti ritenuto che i possibili vantaggi del cofinanziamento non siano tali da rimettere in discussione la scelta di fondo assunta a suo tempo. Tenga presente che il cofinanziamento ministeriale, anche ammesso che si protragga oltre l'arco di tre anni, corrisponde a una cifra fissa, mentre il costo dei ricercatori a tempo indeterminato aumenta in modo considerevole nel tempo per effetto degli automatismi stipendiali (conferma, ricostruzione di carriera e successivi scatti biennali, rivalutazione ISTAT). Il costo di una posizione di ricercatore a TD resta invece agganciato a un costo standard, che assicura al titolare uno stipendio almeno pari al 120% del trattamento economico iniziale del ricercatore a tempo indeterminato confermato a tempo pieno. Quanto alla sua osservazione sul fatto che pure l'assunzione di ricercatori a TD rientri nella quota di assunzioni legata al turnover dell'anno precedente, i contratti vengono usualmente stipulati per un periodo iniziale di tre anni, rinnovabili per altri tre. Quindi è ragionevole pensare che, già alla fine del primo triennio dei contratti iniziati quest'anno, non sia più in vigore l'attuale regolamentazione delle assunzioni legata al turnover, prevista per il triennio 2009-2011. Infine, le segnalo che il nostro Regolamento per il reclutamento di ricercatori a TD prevede, contestualmente all'attivazione delle procedure di selezione, l'accantonamento di risorse della stessa natura di quelle destinate all'attivazione di posizioni di ruolo. Pertanto, a prescindere se le norme attualmente in fase di definizione consentiranno o meno l'inclusione dei ricercatori a TD attuali nelle ipotizzate procedure di "tenure track", l'Ateneo intende comunque attivare nel futuro posizioni di professore associato utilizzando le risorse associate alle posizioni di ricercatore a TD. E' evidente che le procedure in questione verranno svolte con le regole di reclutamento che saranno in vigore in quel momento. Cordiali saluti. Il Rettore prof. Davide Bassi


> Carissimo prof Bassi

> I fondi che il MIUR aveva stanziato e che voi non intendete

> utilizzare per posti da ricercatore TIND cofinanziati,

> verranno restituiti da Trento al MIUR? In caso contrario,

> quale destinazione prevedete per tali fondi?

> Infine, mi permette di rendere pubblica questo nostro

> scambio di email? > La ringrazio in anticipo

> Francesco Cerisoli, PhD


Gentile dottor Cerisoli,

la destinazione dei fondi è ancora - a livello nazionale - oggetto di discussione, così come quella relativa alla sorte dei fondi non completamente utilizzati. La linea adottata dalla CRUI è quella di usarli ad integrazione del Fondo di finanziamento ordinario e questo non comporta per Trento alcuna perdita di risorse finanziarie. Quanto poi alla diffusione dello scambio di mail, non ho problemi purché sia inclusa anche questa mail e sia chiarito SENZA AMBIGUITA' che il cofinanziamento ministeriale riguardava solo i tre anni per i quali la legge prevedeva l'erogazione dei fondi e che non è prevista alcuna copertura per gli anni successivi. Si tratta quindi di un falso incentivo perché chi ha bandito questi posti si troverà senza fondi per coprire i costi degli anni successivi. Noi abbiamo bandito i posti di ricercatore sia a tempo determinato che indeterminato che ritenevamo compatibili con il nostro quadro di stabilità finanziaria, senza cedere a lusinghe che rischiano di bloccare qualsiasi accesso in ateneo negli anni futuri. Recentemente abbiamo utilizzato un numero limitato di posizioni di ricercatore a tempo indeterminato per il richiamo di giovani ricercatori dall'estero. Confermo comunque che la nostra scelta politica è quella di sviluppare solo percorsi di tenure track, secondo standard internazionali. Cordialmente, Il Rettore prof. Davide Bassi



Aggiornamento del 09-12-2009. L'argomento è stato ripreso sul Corriere del Trentino: qui e qui.
Aggiornamento del 10-12-2009. Segnaliamo l'articolo uscito in prima pagina su Il Messaggero sui concorsi da ricercatore con una intervista al Prof. Bassi: qui e qui, e l'articolo sull'agenzia di stampa Dire: qui