giovedì 24 giugno 2010

Emendamenti in corso 1 / elezioni commissari



Stanno per essere votati in commissione Bilancio al Senato gli emendamenti alla manovra economica.

Cercheremo di dare conto di quelli piu'interessanti per i precari della ricerca, e invitiamo tutti coloro che vogliono "fare lobby" ad attivarsi con ogni mezzo per spingere l'approvazione di questi emendamenti.

Partiamo da uno di immediata ricaduta sui concorsi in atto

nr 9.359

Ceruti, Rusconi, Garavaglia, Franco et al...


Questo emendamento introduce il sorteggio integrale fra tutti i prof ordinari afferenti al SSD (e a quelli affini, in caso di carenza) per comporre le commissioni d'esame nei concorsi. In pratica, nessuna elezione preliminare di eletti tra i quali, poi, sorteggiare i commissari, e quindi un risparmio notevole di tempo (che e'anche denaro) per procedere con i concorsi. Esistono settori dove i prof non vanno a votare, dove si deve ricorrere ad olte 5 elezioni suppletive per compilare le liste di sorteggiabili, e questo ha provocato un rallentamento incredibile in quei pochi concorsi banditi fin qui.

E' quindi estremamente importante per chi e'interessato che i concorsi si svolgano in tempi ragionevoli (e chi piu'dei precari?) che si passi al sorteggio integrale abolendo un metodo lento, bizantino e farraginoso che poi, in molti casi, diventa comunque un sorteggio integrale.

venerdì 18 giugno 2010

Alla ricerca dei posti perduti....



Manuela Ghizzoni, deputata PD, ha depositato una interrogazione per chiedere conto dei 200 posti finanziati con i famosi fondi Mussi nel lontano 2007 e distribuiti alle Universita' nel 2008, ma ancora non banditi.

Andrebbe chiarito che intende fare il Ministero con quelle Universita' che per vari motivi si ostinano a non bandire: la logica vorrebbe che i soldi venissero redistribuiti fra quelle Universita' che ancora possono bandire, ricordando che quei soldi sono stati stanziati al preciso scopo di assumere nuovi ricercatori.

Ogni altro utilizzo di quei fondi sarebbe l'ennesimo abuso compiuto sulla pelle dei giovani ricercatori....

mercoledì 9 giugno 2010

Il ritorno della STASI


Quanto sopra e' ricavato da un documento ministeriale che "proietta" l'effetto dei vari provvedimenti finanziari sul comparto Universita' fino al 2012, pervenutoci dal servizio segreto della DDR, al solito. A colpo d'occhio permangono pesanti tagli al FFO, come del resto gia' avveniva PRIMA dell'ultima manovra. Certo e'che con un FFO di poco piu' di 6 miliardi la sostenibilita' finanziaria del sistema e' del tutto compromessa. MIUR, CRUI, tutti evidentemente sanno, ma per ora tutti egualmente tacciono....

sabato 5 giugno 2010

La manovra e le sue conseguenze



Finalmente e' disponibile una versione ufficiale (sebbene provvisoria, perche' il DL verra' modificato da Camera e Senato) della manovra correttiva.
Per il settore Universita' e Ricerca segnaliamo
1) La permanenza dei tagli al FFO, senza nessuno dei prospettati "reintegri" anticipati nelle bozze provvisorie. Niente trippa, anzi, sempre meno.
2) Un taglio del 50% ai contratti. Nell'attesa di capire se borse o assegni rientrino in questa tagliola, per certo cococo, cocopro, contratti di docenza subiranno un taglio netto. Diminuiranno come numero, oppure saranno semplicemente pagati la meta'? 
3) Blocco del turnover: per gli Enti di ricerca potranno essere coperte solo il 20% delle cessazioni di servizio, per l'Universita' per ora tutto resta com'era, ovvero blocco al 50%.
4) Blocco degli scatti stipendiali, che per il bizzarro e iniquo sistema in uso avra' come effetto una penalizzazione enorme dei ricercatori neoassunti (sempre che alla fine ce ne siano, visto che i concorsi escono col contagocce). Infatti per i nuovi assunti il blocco comportera' una permanenza nella fascia di poverta' (come certifica l'ISTAT) per ben 3 anni ed una perdita di stipendio superiore al 25%, mentre per i ricercatori, associati e ordinari un sacrificio molto piu' limitato (intorno al 5-6%). Ma la filosofia e' nota: agli zoppi, pedate negli stinchi...
5) Soppressione di enti definiti inutili: in molti casi si tratta di enti di ricerca che verranno ricollocati in ministeri o enti assistenziali, dove e' notorio che NON si fa ricerca. Cosi' i precari verranno licenziati, e i ricercatori si metteranno a timbrare carte.
Ma noi non ci allarmiamo: il Parlamento sapra' sicuramente fare di meglio...